Tantra e Sciamanesimo

International Academy of Tantric Arts

Spesso ci viene chiesto quale legame c'è tra il Tantra e lo Sciamanesimo.
La risposta, fondata su basi storiche e culturali è: nessuno.
Nessuna pratica o informazione teorica lega lo sciamanesimo al tantra, anche se molti sciamani o tantrici ne propongono continuamente, senza però alcun fondamento reale.
Lo sciamanesimo è, per propria tradizione e cultura, un  complesso di credenze e pratiche rituali riscontrabili in vari contesti etnografici (Europa, Asia settentrionale, Asia centrale e America artica) incentrate sulla figura dello sciamano, una sorta di capo carismatico investito di responsabilità collettive, ma anche stregone e terapeuta.
Sciamano è un termine derivato dal tunguso šaman, turco kam, mongolo bögä, che sfugge a ogni definizione precisa. Mago e stregone, saltimbanco e sacerdote, guaritore e veggente, lo sciamano interpreta tutti questi ruoli senza lasciarsi ridurre a nessuno di essi in particolare. Per designare questo personaggio dalle molteplici funzioni, sul finire del XVIII secolo si afferma il termine "sciamano". L'uso di questo vocabolo, volutamente generale e indefinito, si estese nel corso dell'Ottocento, allorché si scoprì che personaggi analoghi esistevano in ogni parte del mondo in varie società primitive sia del passato che contemporanee. Da questa constatazione nacque il concetto di sciamanesimo, il cui campo di applicazione si estende ulteriormente nel XX secolo. Da un lato si identificano in alcune società complesse elementi sciamanici mescolati ad altre forme religiose, in particolare ai margini del buddhismo (in Asia), del cristianesimo (soprattutto nell'America del Sud) e dell'Islam (specialmente nell'Asia centrale e nell'Africa settentrionale); dall'altro si riconosce che lo sciamanesimo non si limita agli atti e ai gesti dello sciamano. Il concetto assume un significato sempre più ampio e generico, soppiantando quelli di "possessione" e "medianità" e contribuendo ad alimentare la confusione tra queste categorie.
La parola "sciamano" è entrata nella cultura russa ed europea nel XVIII secolo e inizialmente si riferiva ad un "ciarlatano" che cercava di guadagnare denaro nonostante la pretesa di risolvere o guarire problemi.
La prima prova di questa interpretazione è trovata negli appunti di viaggio del chimico e botanico tedesco Johann Georg Gmelin (1709-1755), che ha trascorso dieci anni in Siberia. In questi appunti, egli ha descritto le pratiche sciamaniche come ciarlatanerie.
In genere gli sciamani, nello sciamanesimo classico, sono di sesso maschile, ma esistono anche sciamani di sesso femminile. Gli sciamani diventano più comuni tra i gruppi sedentari, in particolare tra le popolazioni agricole e contadine, come gli Uzbeki e i Tagiki, ma anche in altri paesi dell'Estremo Oriente e del Sudest asiatico. Nonostante ciò, il loro ruolo è tipicamente più marginale rispetto a quello degli sciamani maschi perché, secondo la tradizione sciamanica, il viaggio degli sciamani di sesso maschile sarebbe più ampio, avrebbe un raggio d'azione più vasto e avrebbe una forza più potente. Invece, se esistono, le sciamane sarebbero più esperte nelle cure che utilizzano l'erboristeria.
Lo sciamano, a differenza del sacerdote o del re, non proviene da un'istituzione, ma ha base empirica, possiede facoltà innate o trasmesse e a differenza dello stregone medico, ha un comportamento estatico. In trance è un canale della volontà divina e delle forze naturali che vengono messe a disposizione dell'umanità attraverso l'amore e la comprensione e non deriva da un'istituzione, ma da un'esperienza empirica. Una forza si impadronisce di lui durante l'estasi (che può essere considerata sia dinamicamente come un essere impersonale, sia animicamente come uno spirito o un demone). Con questa assistenza lo sciamano ha un impatto sulla vita dei suoi compagni. Il legame tra lo sciamano e il potere che lo attacca è molto forte, quindi perde la sua identità e diventa temporaneamente l'"altro".
Aspetto significativo della cura nella credenza sciamanica è che la guarigione è sia fisica che psichica.

Parte della psichiatria moderna attribuisce le eventuali guarigioni ad ipnosi o auto-ipnotismo o anche ad ipnotismo collettivo. Gli strumenti musicali, per esempio, con il frastuono violento che spesso accompagna queste pratiche, "strappano" il guaritore ed il paziente dalla loro solita esistenza, con funzione terapeutica.

Il comportamento rituale, che colpisce gli osservatori occidentali, è alla base dell'immagine selvaggia e stravagante associata allo sciamano, rientra nella logica del pensiero sciamanico e riflette l'etimologia del termine: Šama significa infatti "muovere i piedi" o "agitare le gambe", quindi saltare e danzare emettendo suoni con la voce. È usato dagli animali e dagli esseri umani che ne imitano il comportamento.
Questa condotta rituale è al centro delle interpretazioni dello sciamanesimo che possono essere raggruppate secondo tre orientamenti: quello spirituale, quello mentale e quello mistico o contemplativo. La demonizzazione, la medicalizzazione e l'idealizzazione della condotta sciamanica sono tre tendenze ideologiche che risalgono in parte a periodi storici specifici.
L'interpretazione religiosa, che è prevalsa per un lungo periodo di tempo e non è mai stata abbandonata, sostiene che lo sciamanesimo non è un fenomeno psichico individuale, ma piuttosto un fenomeno sociale. Tale interpretazione, derivante dagli scritti dei missionari che demonizzarono lo sciamanesimo vedendolo come un ostacolo alla loro attività, si diffuse rapidamente in numerose correnti. Gli enciclopedisti e i preromantici sostengono entrambe le posizioni e questi ultimi pensano che gli sciamani rappresentino il "buon selvaggio", che combatte moralmente contro le forze naturali. Ad esempio, Herder e Goethe vedono questa figura come un comune denominatore di tutte le religioni e un precursore della creatività artistica (v. Flaherty, 1992). Gli enciclopedisti, al contrario, lo considerano un ciarlatano che sfrutta l'ignoranza e la credulità delle persone.
Due diverse correnti si formano nel XIX secolo. Secondo alcuni intellettuali, lo sciamanesimo è considerato l'antenato dello spiritismo e dell'occultismo. Il secondo, che deriva dal positivismo e dalla sociologia emergente, afferma che è impossibile definire lo sciamanesimo una religione poiché manca di elementi costitutivi: non è una dottrina, non esistono luoghi di culto, né un clero, né rituali ben precisi, né testi riconosciuti o un dio o più divinità destinatari dei rituali, ma semplicemente e soltanto una moltitudine di spiriti in movimento.
In effetti, ci sono alcuni aspetti sconcertanti della pratica sciamanica, che lasciano spazio a molti interrogativi, è rigorosamente orale e si adatta a diversi contesti, venendo modificata da uno sciamano all'altro anche all'interno della stessa etnia. Nella realtà lo sciamanesimo rimane ai margini delle grandi religioni in quanto privo di qualsiasi base concettuale e dottrinale.

Il movimento New Age si è di recente appropriato di idee prese dallo sciamanesimo, come anche di credenze e pratiche di religioni orientali e di una gran varietà di culture indigene. Esistono pure, in circoli esoterici ed occultistici, legati anche a movimenti neopagani del Nord Europa, altri tentativi moderni di reinvenzione dello sciamanesimo.
Come negli altri casi, anche nel caso dello sciamanesimo, le culture che praticano originariamente queste tradizioni, molto spesso condannano il movimento New Age e gli altri movimenti per l'uso non corretto, superficiale e frainteso che fanno delle loro pratiche tradizionali e dei termini chiamandoli, in senso dispregiativo, "sciamani di plastica", esattamente come riportato anche da una proclamazione avvenuta il 9 marzo 2003 del capo indiano Lakota, Arvol Looking Horse, relativamente appunto al binomio indiano e new age dove per pensiero indiano si intende cultura e spiritualità.
In quanto movimenti di spiritualità individuali, questi neo-sciamanesimi occidentali differiscono sostanzialmente dagli sciamanesimi tradizionali, che sono sistemi simbolici di portata religiosa collettiva.
È fondamentale sottolineare che i tre metodi: demonizzazione, medicalizzazione e idealizzazione, provengono da idee assolutamente occidentali, cristallizzate nel termine "trance", termine oltretutto non corretto in quanto non trova corrispondenze nelle lingue dei popoli che praticano lo sciamanesimo